
La 9a edizione del festival si terrà dal 7 al 26 novembre tra Trento e Rovereto, il programma è disponibile qui.
Tra i focus del festival troviamo “cibo e diritti umani”, organizzato con la collaborazione di Amnesty International Italia. Il focus lancerà nuovi stimoli e riflessioni sui temi dei diritti negati e quelli (ri)conquistati e includerà film e documentari che sono testimonianze, storie di denuncia e di speranza, per non distogliere mai più lo sguardo.

Venerdì 24 novembre alle 20:30, all’Auditorium Melotti di Rovereto, ad ingresso gratuito, sarà la volta dell’ultimo film di Andrea Segre, “L’ordine delle cose”, anch'esso patrocinato da Amnesty. Il film, storia di fantasia basata su un’accurata ricerca, presenta una ricostruzione fedelissima delle condizioni di detenzione in quelli che sempre più spesso vengono eufemisticamente e ingannevolmente chiamati "centri di accoglienza” e mostra la spregiudicatezza e il cinismo delle autorità italiane, pronte a tutto pur di ottenere "la chiusura del rubinetto" delle partenze dei migranti e dei richiedenti asilo verso l'Italia.
Al termine dialogheranno con il pubblico Dagmawi Yimer, co-regista del film, Alba Bonetti, vicepresidente di Amnesty International Italia e Annalisa Camilli, giornalista di Internazionale.
Amnesty Rovereto e Alto Garda sarà presente alla proiezione de “L’ordine delle cose” con l’appello SCELGO DI SALVARE VITE, che chiede all’Italia e all’Europa di cambiare drasticamente rotta, interrompendo di collaborare con le autorità libiche per consentire loro di intercettare rifugiati e migranti e riportarli in Libia (dove sono detenuti e sottoposti a terribili abusi, tra cui tortura e stupro) e di offrire invece percorsi sicuri per le persone che si imbarcano nelle disperate traversate del Mediterraneo.

Nessun commento:
Posta un commento