27 marzo 2019

"Tutti nello stesso Piatto" a Mori

Il gruppo Amnesty Rovereto e Alto Garda sarà presente al festival di cinema, cibo e videodiversità “Tutti nello stesso piatto” che prevede tre appuntamenti a Mori al Cinema Teatro dell’Oratorio.

I film proiettati a Mori sono una selezione tra i più belli dell’edizione 2018 del festival, incentrato sul 50esimo anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.




Nel dettaglio, i film proiettati saranno:


Mercoledì 27 marzo, ore 20.30
Eldorado. Regia Markus Imhoof – responsabile montaggio e coautrice Beatrice Babin; musiche Peter Scherer – paesi Svizzera, Germania – anno 2018 – durata 91’. 

Nel corso della storia ci sono sempre stati dei rifugiati. Durante la Seconda guerra mondiale e negli anni immediatamente successivi, la famiglia del regista svizzero Markus Imhoof accolse Giovanna, una bambina italiana malnutrita di otto anni nell’ambito di un programma di accoglienza gestito dallo Stato. Quando il programma terminò, la bambina dovette far rientro in Italia, ma la famiglia Imhoof si organizzò privatamente per farla ritornare. Alla fine, il governo svizzero impose di rimandare tutti i bambini nei paesi di origine. Giovanna morì poco dopo di malattia. Imhoof parte da questa terribile e precoce esperienza per rendere tangibile il fenomeno globale di migliaia di uomini e donne in fuga verso l’Europa. 
“Eldorado” ci porta a bordo di una nave della Guardia Costiera italiana nell’ambito dell’operazione “Mare Nostrum”, nei campi profughi del Sud d’Italia, alle udienze di asilo con le autorità svizzere, a scoprire che prodotti europei fanno dumping a produzioni locali in Africa.


Mercoledì 3 aprile, ore 20.30
The Milk System – Il sistema latte. Soggetto e regia Andreas Pichler – musica Gary Marlowe, produzione Eikon Film, Miramonte Film. Paesi Germania, Italia – anno 2017 – durata 90’. 

Il film mostra da vicino chi paga il prezzo della produzione di queste enormi quantità di latte, e si chiede se il sistema vigente, che si regge su miliardi di sussidi, sia sostenibile in futuro. 
Dalla Danimarca alla Germania passando per l’Italia, dalle piccole aziende biologiche alle mastodontiche fabbriche di latte in Cina, scienziati, politici UE, lobbisti così come allevatori del Senegal: tutti fanno parte del sistema latte, ormai interconnesso a livello mondiale, come perdenti e come vincitori. Gli interessi delle grandi aziende sono la forza trainante di questo mercato. Determinano il ritmo del mercato, utilizzando unicamente la logica della crescita continua. Stabiliscono i prezzi fornendo ai consumatori una varietà di prodotti sempre nuovi. La maggior parte degli allevatori segue questi diktat cercando di crescere in continuazione. Chi non riesce a tenere il passo, viene travolto dal sistema. Soffre anche l’ambiente: ogni litro di latte prodotto equivale a ben tre litri di liquame. Grazie al modello dell’industria del latte possiamo immaginare che tipo di agricoltura vogliamo per il futuro, esaminando le alternative già esistenti e capendo cosa cambiare e come migliorare.


Domenica 7 aprile, ore 16.00
I racconti di Parvana. The breadwinner. Regia Nora Twomey – musiche Jeff Danna, Mychael Danna, anno 2017 – durata 93’ – doppiato in italiano.

L’undicenne Parvana vive con la famiglia in una stanza di un piccolo palazzo a Kabul in Afghanistan, in una città devastata dalla guerra. Sotto il regime dei talebani, Parvana cresce ascoltando le storie di suo padre, mentre lo aiuta. Quando il padre, che lavora al mercato leggendo e scrivendo lettere per gli analfabeti, viene imprigionato, il destino di Parvana e della sua famiglia sembra segnato. 
La ragazzina, però, non si perde d’animo e decide di tentare di sostituire il padre al lavoro e diventare, così, una “breadwinner”, la persona che porta il pane in famiglia. Per poter uscire di casa senza dover essere accompagnata da un uomo, si taglia quindi i capelli, indossa abiti maschili e si avventura nel mondo esterno fingendosi un ragazzo, sfidando molti pericoli, ma anche scoprendo la libertà di una condizione nuova e sconosciuta.

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