27 aprile 2018

Amnesty Rovereto e Alto Garda a SETTENOVECENTO

Per il secondo anno consecutivo Amnesty Rovereto e Alto Garda parteciperà a Settenovecento - incontri musicali a Rovereto. Quest'anno la tematica del festival è "musica fra guerra e pace".

Gli attivisti del gruppo saranno presenti in alcune serate con un tavolino informativo sulle attività di Amnesty per i diritti umani e inviteranno il pubblico a firmare alcuni appelli dell'associazione per le vittime di violazioni in diverse parti del mondo. Troverete gli attivisti di Amnesty alle seguenti serate:


20 aprile 2018

La forza delle donne

All’interno della rassegna VENTO FORTE - storie di resistenze femminili, a cura di ANPI Sez. A. Bettini Rovereto-Vallagarina, gli attivisti di Amnesty Rovereto e Garda saranno presenti alle proiezione di "LA FORZA DELLE DONNE", film di Laura Aprati e Marco Bova (Italia, 2017).

Un viaggio nel Medio Oriente di oggi, dal Libano al Kurdistan iracheno fino a Mosul – insediata dall’ISIS – per raccontare, attraverso lo sguardo delle protagoniste, il ruolo delle donne e la diversità di genere in conflitti e migrazioni. Interviene e dialoga con il pubblico la giornalista e autrice Laura Aprati. La proiezione del film sarà seguita da un incontro.

Appuntamento martedì 20 aprile 2018, ore 20.45 allo SmartLab di Rovereto.

Al tavolino informativo di Amnesty i partecipanti alla serata potranno firmare l'appello RILASCIARE IMMEDIATAMENTE AHED TAMIMI.

Ahed Tamimi (a destra).

18 aprile 2018

Pace - esperienze di vita

Alcuni attivisti di Amnesty Rovereto e Alto Garda parteciperanno, mercoledì 18 aprile, alle 20, presso la Campana dei Caduti di Rovereto, Colle di Miravalle, a


Alla serata interverranno alcune delle donne che partecipano al gruppo delle Donne di Fede per la pace:


EVELYN ANITA STOKES-HAYFORD cristiana, Ghana
ADINA BAR SHALOM ebrea ultra ortodossa, Israele
FATEN ZENATI  musulmana palestinese  
OLHA VOZNA  cristiana greco-cattolica



Amnesty International è impegnata costantemente a battersi per i diritti di donne e bambine e a difendere le attiviste per i diritti umani.

Ad esempio, con la campagna "Mai più spose bambine", per proteggere le vittime di matrimoni forzati in Burkina Faso, e quella per chiedere giustizia per Marielle Franco, uccisa a Rio de Janerio nella notte fra il 14 e 15 marzo 2018 assieme al suo autista, mentre un addetto stampa è rimasto ferito.


Più di una ragazza su due in Burkina Faso si è sposata prima di aver compiuto i 18 anni. Una ragazza su dieci si è sposata quando ancora aveva meno di 15 anni.Molte di loro sono state costrette a farlo, rinunciando alla scuola, all’adolescenza, alla famiglia, alle amicizie.Molte di loro restano incinte immediatamente o poco dopo il matrimonio, quando sono ancora delle bambine. “Recluse” nelle quattro mura domestiche sono a rischio di violenze e abusi.Il matrimonio precoce e forzato è una grave violazione dei diritti umani. In Burkina Faso, i matrimoni forzati sono un fenomeno estremamente diffuso, soprattutto nelle aree rurali. Nonostante siano vietati dalla legge, le autorità non fanno abbastanza per fermarli.Firma l’appello e chiedi al ministro della Giustizia e dei diritti umani di far rispettare la legge e proteggere le bambine e le ragazze dai matrimoni forzati.

Marielle Franco aveva 38 anni ed era un’attivista per i diritti umani.In prima linea nel denunciare gli abusi della polizia e le esecuzioni extragiudiziali, nel 2016 era stata eletta nel consiglio comunale di Rio de Janeiro.Come membro della Commissione statale per i diritti umani di Rio de Janeiro, Marielle ha lavorato instancabilmente per difendere i diritti delle donne nere, dei giovani nelle favelas, delle persone Lgbti e di altre comunità emarginate.Il suo omicidio è un altro esempio dei pericoli che i difensori dei diritti umani devono affrontare in Brasile.Il governo brasiliano non può lasciare che i difensori dei diritti umani vengano uccisi impunemente. Chiedi anche tu giustizia per Marielle Franco!

11 aprile 2018

Un passo Avanti - Immigrazione in Trentino

Mercoledì 11 aprile alle ore 17 presso la Facoltà di Scienze Cognitive di Rovereto, in Corso Bettini 84, si terrà una conferenza sul tema "Immigrazione in Trentino" organizzata dall'associazione studentesca URLA.

Interventi di: Jeroen Vaes, Professore di Psicologia Sociale dell'Università degli studi di Trento; Bianca Benvenuti, Advocacy Officer di Medici Senza Frontiere; Mattia Beber, Operatore del Centro Astalli di Trento; Stefano Bleggi di Antenne Migranti e Martina Puppi, Volontaria.


Amnesty International partecipa proponendo un intervento di Mariacarla Indice, del Coordinamento Rifugiati e Migranti di Amnesty Italia, che aprirà la conferenza descrivendo la situazione attuale dell'Immigrazione in Italia ed illustrando la campagna "I Welcome".


Saranno anche presenti gli attivisti di Amnesty Rovereto e Garda con un tavolino informativo, dove il pubblico potrà firmare due appelli: